Cosa può esserci di più bello del ricevere un “dono”? E per giunta riceverlo nella settimana che conduce al Santo Natale? Oggi il Comune di Messina ha consegnato alla nostra associazione un bene confiscato alla mafia e per questo non possiamo che essere grati.
Il punto di forza del bene è che si trova ubicato in uno dei quartieri più popolati della città di Messina. Non a caso lo abbiamo scelto e su di esso abbiamo presentato un progetto per potenziare attività laboratoriali e azioni di accoglienza rivolte a giovani e famiglie.
Il bene diverrà un Punto ONEOFF. Obiettivo primario è dotare il territorio di un luogo e uno spazio, a vocazione inclusivo/formativa, dove giovani e adulti possano trovare opportunità di riattivazione sociale.
Esprimiamo amaro stupore riguardo al preoccupante dato sull’occupazione a Messina, città nella quale si rileva solo il 35,1% di occupati. Un dato oltremodo allarmante rispetto al quale ci stupisce che il solo Segretario generale della Cisl, Nino Alibrandi, abbia avvertito l’urgenza di intervenire pubblicamente per stimolare, quanto meno, un dibattito su un problema non più rinviabile. Ci rammarica inoltre constatare come, pur trovandoci in piena campagna elettorale, il tema occupazione, così come altri importanti temi, non stiano trovando adeguato e qualificato spazio nelle argomentazioni dei vari partiti e questo è un fatto del quale prendere atto.
Il dato Istat sull’occupazione a Messina non ci sorprende più di tanto, considerato che con la nostra associazione quotidianamente viviamo e condividiamo il disagio di un contesto territoriale, sociale ed economico cronicamente depresso che influisce e determina, a volte in modo pesante, la vita di giovani e meno giovani. Rilanciare Messina oggi significa dunque aver chiari i fattori che determinano i problemi; rilanciare Messina oggi significa aver consapevolezza che bisogna intervenire su più livelli e in modo sinergico tra i vari attori, perché il dato sull’occupazione non è un dato fine a se stesso e se non si interviene per tempo c’è il rischio che il prossimo anno dal 35,1% si passi al 40 e più per cento a causa della crisi energetica che si sta abbattendo sulle nostre teste.
La nostra esperienza ci dice che il problema occupazionale è strettamente collegato al problema educativo e formativo dei giovani, all’indebolimento delle tradizionali centrali educative e allo sfilacciamento delle famiglie. Educazione, formazione, famiglia e partecipazione alla vita sociale rappresentano questioni fondamentali che se non opportunamente e tempestivamente affrontate generano un altro dato drammatico dato per Messina, ovvero il numero dei NEET che in città interessa quasi il 45% dei giovani e ogni giovane NEET non opportunamente trattato è un giovane che finirà tra le fila dei disoccupati.
Tutte le nostra progettazioni ultimamente sono orientate ai giovani e all’affronto del fenomeno NEET, in quanto abbiamo maturato la consapevolezza che il problema occupazionale sia un problema strutturale che interessa anzitutto i giovani, i quali oggi hanno bisogno di incontrare adulti che li aiutino e sostengano, passo dopo passo, a costruire un progetto di vita che si poggi sulla fiducia e la speranza nel futuro.
L’esperienza maturata negli ultimi anni e i dati da noi elaborati ci dicono che cambiare rotta è possibile. Non è semplice, ma è possibile: è a partire da questa certezza che noi, attraverso la nostra associazione e le collaborazioni che nel tempo abbiamo costruito, intendiamo dare il nostro contributo per rilanciare Messina.
Non è un caso che l’Associazione Hic et Nunc APS di Messina abbia deciso di presentare al pubblico il suo laboratorio di sartoria sociale (tutto al femminile, tra l’altro) OneOff Conceptlab proprio nel giorno che celebra la donna.
Il laboratorio, avviato a marzo
2019 e già vincitore del premio “Rossana Liotta” conferito dall’AIF
(Associazione Italiana Formatori), l’8 marzo festeggia infatti il suo terzo
compleanno e rilancia per il futuro.
OneOff Conceptlab nasce come risposta ad un bisogno sociale particolarmente evidente qui a Messina: la necessità di azioni concrete di inserimento e reinserimento lavorativo dedicate alle donne.
Donne inoccupate ma tenaci,
resilienti e soprattutto talentuose, che hanno trovato nel nostro laboratorio
di sartoria uno spazio in cui esprimere il loro potenziale supportate dalla competenza di Rosaria, una
giovane sarta che è un vulcano di idee.
Creare opportunità concrete per valorizzare e rafforzare le competenze che questo straordinario gruppo di sarte in erba ha dimostrato di possedere e, insieme, favorire l’empowermentfemminile attraverso lo strumento dell’artigianato di qualità e della sostenibilità ambientale: ecco cosa fa OneOff Conceptlab
Ogni capo è pensato e realizzato a mano, ciascuno di essi è un pezzo unico. I materiali sono riciclati, donati da aziende del settore che hanno così scelto di sostenere il nostro progetto e con esso una moda etica, sostenibile e inclusiva.
E finalmente, dopo un lungo
periodo di preparazione, le nostre creazioni così come i volti soddisfatti e
fieri delle nostre artigiane sono pronti per essere presentate al pubblico.
L’appuntamento è alle 16.00 di martedì 8 marzo presso Forte Petrazza (località Camaro Superiore), tra le altre cose anche sede della nostra Associazione e delle sue attività.
Qualcosa comunque si muove, anche alle nostre latitudini. Si tratta di piccoli ma importanti passi che segnano, però, un cambio di rotta. Dinamiche e realtà sociali si muovono sul territorio siciliano: si pensi alla Fondazione di Comunità di Messina, con i suoi progetti educativi e di inclusione su vari livelli o ai CRU Unipol che stanno mettendo in atto azioni per dare centralità nelle scelte politiche alla condizione di vita delle donne in tutte le sue dimensioni, economica, sociale, lavorativa e culturale.
Dal canto nostro, già lo scorso anno, proprio perché colpiti dai dati del Rapporto Svimez, abbiamo ribadito il nostro proposito di favorire e sviluppare iniziative per l’inclusione lavorativa delle donne. Da qualche settimana abbiamo riattivato il laboratorio di sartoria, nato lo scorso anno all’interno delle spesse mura di Forte Petrazza, che è stato oggetto di premi, riconoscimenti, articoli e progetti. Il laboratorio si inserisce tra le silenziose ma preziose risposte di un meridione che non si arrende, che crede, che lotta ancora per raggiungere un’effettiva e non più zoppicante inclusione sociale ed emancipazione delle persone e delle donne anche in campo lavorativo. Della delicata ed intricata situazione vissuta da moltissime donne qui nel sud Italia ne siamo sempre stati al corrente: abbiamo visto e toccato, in parte, toccato con le nostre mani quella specie di tenaglia che frena una più egualitaria crescita ed emancipazione lavorativa delle donne. Per questo, superata l’angosciante situazione Covid, ci siamo rimessi in moto, perché la crisi lavoro è sempre attuale, nel male di una crisi impiegatizia e d’investimento sulla forza lavoro femminile e nel bene di realtà nostrane che non si vogliono permettere di “fare spallucce”.
Il laboratorio sartoriale di Hic et Nunc APS, grazie all’aiuto e all’assistenza dalle abili mani di Melania Salpietro, esperta in moda e cucito, ha cominciato a realizzare i primi prodotti artigianali, come un simpatico portatabacco e la Green Bag; mentre con il supporto di Giulia D’Arrigo (Euphoria s.r.l.) si sta lavorando su un altro modello di borsa. Il laboratorio sta coagulando attorno a sé importanti sinergie con aziende quali Euphoria s.r.l., la cui titolare si è pienamente coinvolta nel progetto, e Soadi s.a.s. che dona i sacchi di juta, mentre volontarie di altre associazioni si stanno aggregando per dare un supporto, forti delle loro competenze in materia di cucito.
Il nostro obiettivo è quello di far diventare il laboratorio un patrimonio di tutta la comunità, una comunità che all’unisono sostiene un gruppo di donne dalle storie diverse, ma dallo spirito forte, di chi vuole provare, di chi vuole avere una rivincita… hanno gli occhi di chi vuole un’altra chance, di chi vorrebbe imparare, apprendere, di chi non vuole smettere di credere, di sognare, di chi vuole costruire.
Nel giorno dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, ci piace ribadire il nostro impegno a favore dell’inclusione e dell’emancipazione delle donne anche in campo lavorativo. L’anno scorso l’AIF ha certificato questo nostro impegno assegnandoci il Premio Rossana Liotta per il CBAGlab, il laboratorio tessile dove alcune delle utenti della nostra associazione hanno avuto l’opportunità di acquisire competenze in ambito sartoriale. Impegno che sta continuando anche quest’anno, con tutte le difficoltà dovute al Covid, nell’ambito dell’iniziativa “I fili del tempo” realizzata in collaborazione con istituzione pubbliche e altri enti del terzo settore. Proprio per l’impegno sostenuto a favore dell’inclusione di donne che vivono situazioni di disagio, avremmo preferito non dover apprendere i dati contenuti nel rapporto Svimez pubblicato oggi. Secondo tale rapporto la pandemia in tre mesi ha cancellato l’80 per cento dei posti lavoro occupati da donne conquistati fra il 2008 e il 2019. Ancor più disastrosa la situazione al Sud: nello stesso trimestre le donne che hanno perso il lavoro sono 171 mila, quasi il doppio dei posti di lavoro creati nel decennio precedente (89 mila). Dinnanzi a tali dati non retrocediamo rispetto ai nostri intenti e al nostro impegno. Al contrario siamo consapevoli che dovremo impegnarci ancora più a fondo per tentare di ridurre un gap che non fa bene alle donne, non fa bene alle famiglie e può diventare un grande problema per tutta la società.
Il Dl Cura Italia estende la Carta della Famiglia ai nuclei familiari con un solo figlio a carico fino ai 26 anni di età. La card consente l’accesso a sconti sull’acquisto di beni e la fruizione di servizi, anche attraverso riduzioni tariffarie. E’ possibile effettuare la richiesta della card solo on-line tramite il sito web: cartafamiglia.gov.it, ma è necessario che uno dei genitori disponga di credenziali Spid.
Gli esercenti pubblici o privati che aderiscono alla Carta della Famiglia hanno la possibilità di valorizzare la partecipazione all’iniziativa a scopi promozionali e pubblicitari. Sul sito è riportato l’elenco degli esercenti che offrono prodotti con lo sconto che deve essere pari almeno al 5 per cento del prezzo di vendita. Tutte le informazioni sulla Carta della Famiglia sono reperibili al link: cartafamiglia.gov.it.
Tutte le informazioni sulla Carta della Famiglia sono reperibili al link: cartafamiglia.gov.it.
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