AI: DIVINITÀ PROTETTRICE O GENIO IN BOTTIGLIA?

Al via il cineforum dedicato all’Intelligenza artificiale promosso dall’Associazione Hic et Nunc APS

L’Intelligenza artificiale è al centro del mondo, protagonista di dibattiti dal segno opposto e ingenti capitali di denaro si stanno investendo per sviluppare intelligenze sempre più sofisticate. L’Intelligenza artificiale è tra le priorità di riflessione anche per il Papa, che vi ha dedicato l’ultimo Messaggio per la pace, ponendo domande urgenti sul suo impatto: dalla dignità della singola persona alle dinamiche internazionali, fino agli armamenti.

Con l’iniziativa “AI: divinità protettrice o genio in bottiglia?” vogliamo puntare l’attenzione su un’innovazione tecnologica che sempre più impatto avrà sulle nostre vite, stimolando, al contempo, un approccio positivo e propositivo nei confronti dell’IA. I film proposti saranno proiettati alle ore 20.30 presso la Sala Fasola, in via San Filippo Bianchi n. 30, secondo il programma che segue: Superintelligence (22 aprile), Her – Lei (6 maggio)e Ex_Machina (13 maggio).

La visione dei film sarà introdotta da una breve presentazione del film curata assieme agli studenti del Liceo Scienze Umane E. Ainis, cui seguirà dibattito finale con i partecipanti. Il cineforum si concluderà con un convegno di approfondimento sugli impatti generati dall’Intelligenza artificiale sulla società e sull’uomo.

L’AI lancia una sfida importante e radicale a chi si occupa di educazione dei giovani come facciamo noi con la nostra associazione, perché «l’educazione all’uso di forme di intelligenza artificiale deve mirare soprattutto a promuovere il pensiero critico». La conoscenza è uno dei fattori caratterizzanti l’uomo, conoscere l’AI significa dunque prendere possesso di uno strumento e orientarlo secondo fini di giustizia, di verità e di bellezza.

Il costo del “pacchetto” Cineforum in prevendita (che dà l’ingresso ai tre film) è di 15 euro, per singolo film il costo è di 8 euro per gli adulti e di 6 euro per gli studenti.

Per acquistare i biglietti in prevendita si può fare riferimento al link: www.ilmiodono.it.

Scarica la locandina.

Di cosa è fatta la speranza

Tu hai valore perche ci sei

Mercoledì 17 gennaio presso la Biblioteca “Stefano D’Arrigo”, sita nell’HUB di Comunità di Maregrosso, a partire dalle ore 14.30, lo scrittore Emmanuel Exitu presenterà, alle classi III^ B LES e III^ A LSU del Liceo E. Ainis di Messina, il suo ultimo romanzo dal titolo: “Di cosa è fatta la speranza”.

La proposta agli studenti del Liceo Ainis nasce come coinvolgimento in un percorso teso a far comprendere loro, attraverso Cicely Saunders, la protagonista del romanzo di Emmanuel Exitu, quanto importante sia trovare nella vita il proprio compito, scoprire i propri talenti usando tutte le opportunità disponibili, dallo studio ai PCTO. Cicely Saunders ha vissuto pienamente tutte le circostanze che la realtà le ha posto davanti, anche quelle dolorose, sino a scoprire di voler fare l’infermiera: “In quel momento cominciai ad essere finalmente felice”, affermò in un’intervista rilasciata a una tv inglese. Una volta scoperto il proprio talento, Cicely lavora su di esso, diventa assistente sociale e poi medico. Poi fa delle scoperte sulle cure del dolore e infine, nel 1967, apre il primo moderno hospice. La storia di Cicely ci fa capire come la scoperta dei propri talenti sia un bene anzitutto per sé stessi, ma diviene pure un bene per tutti di cui gode l’intera comunità. Tanto è vero che Cicely oggi viene ricordata come la madre delle cure palliative.

L’iniziativa rientra tra i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) che l’Associazione Hic et Nunc APS promuove con il progetto ONEOFF – Pezzi Unici e realizza nelle scuole di Messina.

Il “dono” di un bene confiscato

Cosa può esserci di più bello del ricevere un “dono”? E per giunta riceverlo nella settimana che conduce al Santo Natale? Oggi il Comune di Messina ha consegnato alla nostra associazione un bene confiscato alla mafia e per questo non possiamo che essere grati.

Il punto di forza del bene è che si trova ubicato in uno dei quartieri più popolati della città di Messina. Non a caso lo abbiamo scelto e su di esso abbiamo presentato un progetto per potenziare attività laboratoriali e azioni di accoglienza rivolte a giovani e famiglie.

Il bene diverrà un Punto ONEOFF. Obiettivo primario è dotare il territorio di un luogo e uno spazio, a vocazione inclusivo/formativa, dove giovani e adulti possano trovare opportunità di riattivazione sociale.

Continuate a seguirci!

Progetto ONEOFF – Pezzi Unici

A giugno abbiamo avviato il programma “ONEOFF – Pezzi Unici” per contrastare la povertà educativa e favorire l’inserimento lavorativo di giovani NEET. Il programma coinvolge scuole cittadine, realtà imprenditoriali e istituzionali con l’obiettivo di dare ai giovani e alle loro famiglie strumenti e opportunità per crescere, maturare e formarsi in modo personalizzato e quanto più aderente e rispettoso possibile delle proprie inclinazioni, interessi personali e talenti posseduti. Educazione e formazione adeguati sono il tassello fondamentale per invertire la rotta in tema di lavoro e di contenimento del fenomeno NEET.

Il progetto entra nel vivo grazie al sostegno economico da parte del Dipartimento delle è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dall’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali – Dipartimento regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali – Regione Siciliana ai sensi dell’Avviso pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del terzo settore per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo settore – Accordi di programma 2020-2021.

Per saperne di più sul progetto “ONEOFF – Pezzi Unici” clicca qui.

L’urto del cuore

L’incontro di venerdì scorso è stato molto partecipato. Non ci aspettavamo una adesione così numerosa alla nostra proposta, segno evidente che il problema della “pace” è molto sentito dalle persone. È stato, inoltre, emozionante leggere il messaggio e la Benedizione apostolica che ci è giunta dal Santo Padre.

Venerdì, approfondendo il contenuto del libro di Papa Francesco: “Contro la guerra – Il coraggio di costruire la pace”, volutamente abbiamo scelto di non puntare su analisi geopolitiche (che riteniamo peraltro importanti e dirimenti in un’ottica di risoluzione del conflitto in Ucraina) o in riduttive prese di posizione per stabilire chi nel conflitto abbia ragione e chi torto (semmai si possa giungere a una risposta al riguardo!). Al contrario – attraverso gli interventi dei relatori, che ringraziamo profondamente, in quanto hanno saputo cogliere in modo chiaro le nostre intenzioni – abbiamo voluto e cercato un giudizio che fosse in grado di andare al fondo del problema pace-guerra che per noi è riconducibile a un problema prettamente educativo .

Se ci fosse un’educazione del popolo tutti starebbero megliososteneva don Luigi Giussani commentando i fatti di Nassiriya del 2003, dove 19 militari italiani persero la vita. In quella circostanza dolorosa don Giussani usò parole precise e chiare affermando: “Quanto canto popolare potrebbe risorgere, se una educazione del cuore della gente diventasse orizzonte di azione dell’Onu, invece che schermaglia di morte – favorita da quelli che dovrebbero farla tacere – tra musulmani ed eredi degli antichi popoli, ebrei o latini che siano. E questa sarebbe la vera ricchezza della vita di un popolo! Se ci fosse una educazione del popolo, tutti starebbero meglio. La paura o il disprezzo della Croce di Cristo non farà mai partecipare alla gioia di vivere all’interno di una festa popolare o di una espressione familiare”.

A quanto inutile vociare stiamo assistendo anche per ciò che riguarda la guerra tra Russi e Ucraini?

Con l’incontro di venerdì abbiamo tentato di sottrarci a tale vociare per unirci, timidamente, al “canto popolare” cui fa riferimento don Giussani, nella speranza che il piccolo seme gettato in terra produca frutti cui tutti possiamo goderne per raggiungere una pace del cuore in grado di costruire un mondo più umano e accogliente e dove nessuno si senta escluso o sotto minaccia.

La pace che Dio elargisce agli uomini attraverso Gesù, sostiene il Santo Padre nel suo libro, «è una pace che mette in movimento: non ti isola, ti mette in movimento, ti fa andare dagli altri, crea comunità, crea comunicazione. Quella del mondo è costosa, quella di Gesù è gratuita, è gratis, è un dono del Signore, la pace del Signore. È feconda ti porta sempre avanti». Siamo in cammino, come è emerso venerdì, un cammino rispetto al quale ognuno di noi esercita una responsabilità personale, ma che, allo stesso tempo, è un cammino difficile da compiere in solitudine. Per tale ragione riteniamo necessario ritornare a mettersi e a stare assieme approfondendo l’esperienza cristiana, fattore essenziale per costruire comunità che siano in grado di restituire senso e significato al vivere quotidiano.

Prendere sul serio l’invito del Papa ad “accompagnarlo nella profezia per la pace” ci sta aiutando ad approfondire un aspetto che negli ultimi tempi abbiamo un po’ sottovalutato, ovvero che stare assieme ha come orizzonte ultimo quello di aiutarsi a condividere il senso della vita. Tale dinamica rappresenta l’unica e vera modalità per generare comunità che aiutino a maturare la consapevolezza che “la paura o il disprezzo della Croce di Cristo non farà mai partecipare alla gioia di vivere all’interno di una festa popolare o di una espressione familiare”.

Su tale dimensione umana ed esperenziale noi ci siamo e continueremo a fare la nostra parte!

Contro la guerra

Il prossimo 24 febbraio ricorrerà il primo anno dell’inizio del conflitto in terra d’Ucraina, conflitto che vede contrapposti fratelli russi e ucraini in nome di interessi che nulla hanno a che vedere con il bene dell’uomo. Nonostante sia passato un anno da quando il frastuono delle armi ha preso il sopravvento sulla quotidianità di tanti nostri fratelli e nonostante sembra esserci oggi un assopimento delle coscienze seguito all’impatto emotivo iniziale, noi, con la nostra piccola associazione, continuiamo a sentire forte la ferita del conflitto.

Non vogliamo rassegnarci alla guerra e non vogliamo rassegnarci all’uso delle armi che arrecano solo distruzione e disperazione nei cuori delle persone. Attraverso il nostro lavoro, di associazione operante nell’ambito del Terzo settore, siamo impegnati a costruire piccoli pezzetti di pace quotidiana e vogliamo tener desto in noi, nei nostri amici e nelle persone che il buon Dio ci fa incontrare, la tensione a costruire la “profezia per la pace” come richiesto dal Santo Padre.

A partire da questo desiderio, giorno 24 febbraio p.v. terremo un incontro pubblico, in forma di dialogo e riflessione, sui temi contenuti nel Suo libro: “Contro la guerra – Il coraggio di costruire la pace”.

Vi aspettiamo!

PCTO: ripartono i nostri percorsi

Lez.1: Orientamento

Si riparte con i #PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) al LICEO Emilio AINIS Messina!

Le ragazze della V^ B LSU si sono messe alla prova e hanno affrontato, letteralmente, il primo incontro incentrato sull’Orientamento.

Cosa hanno imparato?

Che per capire dove si vuole andare è necessario sapere dove si è, avere dei punti di riferimento che come una bussola ci possano guidare nelle nostre scelte e che il punto di riferimento più importante sono i nostri DESIDERI che hanno bisogno di maestri che ci aiutino a coltivarli!

ATTENZIONE

Hanno anche imparato che per poter fare tutto questo a volte bisogna essere disposti a rischiare, buttarsi e prendere anche qualche porta in faccia… letteralmente!!!

Se.Po.Pass.: un sogno che diventa realtà!

Da dove nasce un sogno?

Quando non sappiamo cosa fare, quando non sappiamo cosa vogliamo diventare a volte basta prendere una matita, un foglio e senza accorgercene arriva quello che stavamo aspettando: l’IDEA!

E’ come il pezzo di un puzzle che ti permette di costruire, creare e si, anche di cadere e sbagliare, senza però fermarsi mai!

E’ questo quello che i nostri ragazzi stanno imparando, con un paio di squadrette insieme al nostro esperto di mobile design, con un mixer da cucina o con una macchina da cucire!

L’avventura di Se.Po.Pass continua e cresce insieme ai nostri ragazzi e noi non vediamo l’ora di continuare a raccontarvi delle loro scoperte, soprattutto di quella più importante: la scoperta di se stessi…

Il Progetto Sentieri Ponti Passerelle è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto, per il Polo di Messina, è realizzato in partnership con la Soc. Coop. Sociale “Lilium”, il Consorzio Sol.E. e il Centro di Formazione Sportiva .

Time to live, time to love

Ragionando assieme ad alcuni amici sul nostro lavoro e sul momento di grande incertezza con il quale ci apprestiamo a chiudere il 2020 abbiamo cercato di individuare alcuni spunti utili a iniziare con fiducia e speranza il nuovo anno. Riflettendo su lavoro, progetti, studio, salute, sviluppo economico, rapporti e vita sociale, tutti aspetti che paiono irrimediabilmente compromessi dalla pandemia, ci siamo chiesti:

da dove e da cosa è possibile ripartire?

Continuando a vivere e a guardare con attenzione ciò che accade nella realtà, ci siamo imbattuti in alcune persone, alcune voci e storie che stanno affrontando con un metodo interessante le circostanze quotidiane segnate dall’emergenza sanitaria. Un metodo ragionevole che riteniamo adeguato alle sfide dei nostri giorni poiché non riduce i desidericoltivati da ognuno di noi nel proprio cuore e non scarica sul contesto e sugli altri i problemi. Si tratta di un metodo che spinge a guardare e a gustare tutti gli aspetti delle realtà con gioia ed intelligenza e a generare nuove opportunità per sé e per gli altri.  

Un senso di gratitudine ci ha colti mentre ragionavamo sugli aspetti appena descritti, giungendo a immaginare e a pensare il 2021 come un tempo da vivere e un tempo da amare (Time to live, Time to love). A poche ore dall’inizio del nuovo anno cosa il futuro ci riservi non possiamo saperlo, di sicuro però siamo curiosi di scoprirlo cammin facendo e questa curiosità, che è poi anche speranza di trovare le risposte a tanti nostri desideri, vogliamo condividerla con tutte le persone, soprattutto i giovani, che abbiamo incontrato nel corso del 2020.

Per condividere le riflessioni fatte in quest’ultimo scorcio di anno e per aiutarci ad affrontare e vivere da protagonisti il 2021, martedì 5 gennaio 2021 a partire dalle ore 11.00 incontreremo, tramite Google meet, il pianista compositore Marcelo Cesena che ci aiuterà, grazie all’ascolto di alcuni brani musicali e ad altri spunti culturali, a comprendere quale è la posta in gioco per tutti noi nella sfida di un tempo che dobbiamo imparare ad affrontare in modo costruttivo e utile per sé e per tutte le persone che vivono attorno a noi.

Vi aspettiamo tutti nessuno escluso!

Per motivi organizzativi e per rilasciare un attestato ai partecipanti chiediamo soltanto di comunicare la propria partecipazione all’evento inviando una mail a hicetnunc.messina@gmail.com o un whatsapp al numero 393 9781931 indicando nome, cognome, età e numero di cellulare entro il 4 gennaio alle ore 13:00.

Tanti auguri di una buona fine e di un buon inizio anno!

Un passo avanti con Se_Po_Pass

Uno degli 83 passi che l’Impresa Sociale Con i Bambini intende realizzare per contrastare la povertà educativa nel nostro paese è il progetto Se_Po_Pass. Sentieri ponti e passarelle per il diritto alla crescita e allo studio. Il progetto, coordinato dall’Associazione Quartieri Spagnoli Onlus, si dipanerà su tre aree molto fragili del Sud Italia: Napoli, Reggio Calabria e Messina. Con i partners del polo messinese abbiamo dato avvio alle attività propedeutiche che condurranno alla selezione di 75 NEET(25 NEET per ognuno dei tre territori coinvolti), i quali avranno la possibilità di compiere un percorso educativo e scolastico nuovo rispetto al normale corso di studi di scuola superiore.

Con l’iniziativa Se_Po_Pass, nelle tre città polo, verrà modellizzato un prototipo di biennio scolastico alternativo al classico corso di studi. Rivolto a giovani a rischio drop out, tra i 16 e i 18 anni, il progetto Se_Po_Pass consentirà ai giovani coinvolti di vivere un’esperienza utile a ritrovare fiducia in se stessi, a superare la stigmatizzazione, a maturare abilità relazionali e sociali, a sviluppare competenze trasversali di base e a ritornare ad aspirare una vita tesa a costruire il bene incontrando il mondo fuori da sé, superando copioni esistenziali e trappole di esclusione.

Curando basilari literacy in laboratori su corpo, cibo, mare e terra i ragazzi rifletteranno su gioco, regole, progetti, equilibrio, sfida, elaborazione dell’insuccesso, benessere e realizzeranno produzioni laboratoriali specifiche. Saranno inoltre tematizzate competenze di base attorno ai concetti di misura, racconto e spiegazione. Se_Po_Pass si pone dunque come azione pilota di modellizzazione di un dispositivo educativo e formativo da proporre e far assumere come buona pratica agli Uffici Scolastici Regionali, alle Regioni e/o al Miur per recuperare una quota dell’evasione per evitare il proliferare di giovani NEET endogeni, di fatto impossibilitati a frequentare i percorsi esistenti nelle scuole.

L’iniziativa Se_Po_Pass è sostenuta dall’Impresa Sociale Con i Bambini ed è stata valutata positivamente nell’ambito del Bando Un passo avanti – Idee innovative per il contrasto della povertà educativa minorile. “Un passo avanti” è il quarto bando promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Si tratta di una nuova linea di intervento pensata per il sostegno di progetti dal contenuto particolarmente innovativo che, coerentemente con l’obiettivo del Fondo, siano rivolti al contrasto del fenomeno.