Progetto ONEOFF – Pezzi Unici

A giugno abbiamo avviato il programma “ONEOFF – Pezzi Unici” per contrastare la povertà educativa e favorire l’inserimento lavorativo di giovani NEET. Il programma coinvolge scuole cittadine, realtà imprenditoriali e istituzionali con l’obiettivo di dare ai giovani e alle loro famiglie strumenti e opportunità per crescere, maturare e formarsi in modo personalizzato e quanto più aderente e rispettoso possibile delle proprie inclinazioni, interessi personali e talenti posseduti. Educazione e formazione adeguati sono il tassello fondamentale per invertire la rotta in tema di lavoro e di contenimento del fenomeno NEET.

Il progetto entra nel vivo grazie al sostegno economico da parte del Dipartimento delle è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dall’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali – Dipartimento regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali – Regione Siciliana ai sensi dell’Avviso pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del terzo settore per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo settore – Accordi di programma 2020-2021.

Per saperne di più sul progetto “ONEOFF – Pezzi Unici” clicca qui.

Formarsi 4.0 per formare 4.0

Siamo partiti da una frase del generale Dwight D. Eisenhower: “Nel prepararsi per una battaglia ho sempre scoperto che i progetti sono inutili, ma la pianificazione è indispensabile”.

Chi opera nel Terzo settore sa quanto sia fondamentale elaborare e scrivere progetti che rispondano in modo innovativo alle urgenze dei nostri giorni. A differenza di Eisenhower noi riteniamo che i progetti siano utili al pari della pianificazione e che, tanto più si pianifica, tanto più utili e ben formulati saranno i progetti. Negli ultimi anni ci siamo formati sulle tecniche di progettazione basate sulla metodologia del project ciycle management. E su modalità di programmazione, gestione e pianificazione dei progetti basate sul project management.

Le competenze e le conoscenze acquisite sino ad oggi abbiamo voluto ampliarle per essere ancora più incisivi nell’ambito del Terzo settore.E’ nato così “Dall’idea alla progettazione 4.0”, il corso sulla progettazione sociale integrata con strumenti digitali di work management e strumenti di produttività per il cloud computing e per la collaborazione.

Due giorni di Formazione 4.0 interna interna per approfondire l’uso di Asana e Google Workspace. La digitalizzazione dei processi aziendali è una sfida che il Terzo settore deve saper cogliere per crescere in termini sociali ed economici e per creare benessere e comunità nei territori. La digitalizzazione deve essere però un’azione condotta con intelligenza e senza lasciarsi sopraffare dalla tecnica senz’anima. E’ sempre la tecnologia che deve adattarsi all’uomo e mai viceversa. Una digitalizzazione affrontata con tale consapevolezza è allora un processo intelligente e rispettoso dell’uomo aiuta che aiuta nel lavoro.

Dall’idea alla progettazione 4.0 è un percorso formativo nell’ambito di #formazione4.0 sui temi della digitalizzazione nel Terzo settore. Quest’anno abbiamo già partecipato a momenti di formazione specifici e anche nel prossimo anno continueremo a formarci. Formarsi per formare come linea guida dei prossimi anni.

Dall’idea al progetto 4.0

Tutti i dettagli del Corso Base di Progettazione Sociale promosso da Hic et Nunc APS

Ecco tutti i dettagli del Corso base di progettazione sociale pensato e promosso dall’Associazione Hic et Nunc APS sulla progettazione sociale da noi proposto a partire dalla consapevolezza di come oggi vi sia urgenza di innescare processi collaborativi in un contesto storico che tende a nebulizzare ogni forma di rapporto sociale e professionale.

“Hic et Nunc”: il presente è adesso e gli obiettivi si raggiungono grazie alla perseveranza e l’efficacia delle azioni di ogni giorno. Giovedì 24 e venerdì 25 novembre affronteremo l’importante tematica della progettazione e del perché sia fondamentale attivarsi nel presente, del perché bisogna migliorare la capacità di restare concentrati verso gli obiettivi, del perché le azioni efficaci devono essere alla portata dì tutti, del perché qui e adesso significa valorizzare il nostro lavoro e il nostro agire nel tempo.

Con i partecipanti al corso ci incontreremo presso lo SmartMe Building (Zona ASI Messina).

Per la partecipazione al corso è richiesta una piccola quota di partecipazione di 15,00 € comprensiva di coffee break e pranzo conviviale a buffet… oltre una sorpresa.

Per partecipare al corso compila la scheda di iscrizione seguendo il link:
https://forms.gle/D73e8HFZrtxgXpAj7
o usa il QR Code:

QR Code iscrizione

Effettua il pagamento tramite bonifico bancario intestato a: Hic et Nunc APS – Iban: IT35Q0200816530000102301586 – Causale: Quota partecipazione corso “Dall’idea al progetto 4.0”.
Subito dopo il pagamento ti invieremo il coupon di partecipazione al corso.

Il Corso di progettazione sociale “Dall’idea alla progettazione 4.0” è patrocinato dal Comune di Messina ed è organizzato, in parte, con il contributo del progetto Just Meet.

“DALL’IDEA AL PROGETTO 4.0”

A chi chiedeva quale preparazione adottasse prima di andare in battaglia, il generale Dwight D. Eisenhower era aduso rispondere: “Nel prepararsi per una battaglia ho sempre scoperto che i progetti sono inutili, ma la pianificazione è indispensabile”.

Sappiamo bene quanto oggi sia importante, per il nostro lavoro, mettersi a scrivere progetti sociali che rispondano in modo sempre più efficace ed efficiente a un welfare in continua evoluzione e che siano coerenti con i bisogni degli utenti che si rivolgono alle nostre associazioni. A differenza di Eisenhower noi però riteniamo che i progetti siano utili al pari della pianificazione e che, tanto più si pianifica, tanto più utili e ben formulati saranno i progetti.

La realtà oggi ci pone sfide alle quali bisogna rispondere tenendosi costantemente aggiornati sulle novità riguardanti il Terzo settore e acquisendo sempre nuove competenze. Nel corso degli anni abbiamo ritenuto fondamentale e indispensabile imparare e adottare tecniche di progettazione sociale secondo la metodologia del project cycle mangement e modalità di programmazione e gestione dei progetti basate sul project management.

Le competenze e le conoscenze acquisite sino ad oggi – che ci hanno consentito di ottenere il favore dei valutatori con numerosi progetti approvati – abbiamo deciso di condividerle con te. Sì, proprio con te che guidi un’associazione come la nostra.

Perché?
Perché riteniamo sia più utile e costruttivo lavorare in un contesto di collaborazione piuttosto che in uno caratterizzato dalla competizione. Inoltre, collaborare piuttosto che competere aiuta ad affrontare meglio e con più intelligenza le sfide di tutti i giorni.

Come?
Proponendoti la partecipazione all’iniziativa: “Dall’idea a progetto 4.0”, il corso base di progettazione sociale che terremo nel mese di novembre.

Perché un corso sulla progettazione sociale?
Perché la progettazione sociale è un metodo nato per rispondere alla domanda di welfare ed è importante trasferire, a chi vuole approcciarsi a un mondo fortemente dinamico, competenze specifiche riguardo l’ideazione e la formulazione di progetti 4.0.

Chi sono i destinatari?
Il Corso Base di Progettazione Sociale: “Dall’idea a progetto 4.0”, promosso da Hic et Nunc APS, è rivolto a giovani, a responsabili di Enti di Terzo Settore, a operatori sociali, a lavoratori e volontari che desiderano acquisire nuove conoscenze e competenze di base nell’ambito della progettazione.

Attestato Partecipazione
Ai partecipanti sarà rilasciato attestato di partecipazione al Corso Base di Progettazione Sociale… assieme a una simpatica sorpresa.

Chi può partecipare?
La partecipazione al Corso Base di Progettazione Sociale è limitata alle prime 25 iscrizioni. Per avere maggiori info compila il modulo al link: https://forms.gle/mkNzLoJCJHoY1sD16 o usa il QR Code:

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Lavoro Messina: cambiare rotta è possibile!

Esprimiamo amaro stupore riguardo al preoccupante dato sull’occupazione a Messina, città nella quale si rileva solo il 35,1% di occupati. Un dato oltremodo allarmante rispetto al quale ci stupisce che il solo Segretario generale della Cisl, Nino Alibrandi, abbia avvertito l’urgenza di intervenire pubblicamente per stimolare, quanto meno, un dibattito su un problema non più rinviabile. Ci rammarica inoltre constatare come, pur trovandoci in piena campagna elettorale, il tema occupazione, così come altri importanti temi, non stiano trovando adeguato e qualificato spazio nelle argomentazioni dei vari partiti e questo è un fatto del quale prendere atto.

Dal punto di vista politico dunque l’unico tentativo di smuovere le acque sembra essere la Conferenza programmatica “Rilancia Messina” voluta e promossa dal Sindaco Federico Basile, rispetto alla quale però ci è parso doveroso intervenire, qualche settimana fa, per sottolineare come il ridisegno della città non possa prescindere da un coinvolgimento attivo del Terzo Settore: su questo punto noi di Hic et Nunc APS siamo pronti a dare il nostro contributo, così come abbiamo sempre fatto da un decennio a questa parte ormai.

Il dato Istat sull’occupazione a Messina non ci sorprende più di tanto, considerato che con la nostra associazione quotidianamente viviamo e condividiamo il disagio di un contesto territoriale, sociale ed economico cronicamente depresso che influisce e determina, a volte in modo pesante, la vita di giovani e meno giovani. Rilanciare Messina oggi significa dunque aver chiari i fattori che determinano i problemi; rilanciare Messina oggi significa aver consapevolezza che bisogna intervenire su più livelli e in modo sinergico tra i vari attori, perché il dato sull’occupazione non è un dato fine a se stesso e se non si interviene per tempo c’è il rischio che il prossimo anno dal 35,1% si passi al 40 e più per cento a causa della crisi energetica che si sta abbattendo sulle nostre teste.

La nostra esperienza ci dice che il problema occupazionale è strettamente collegato al problema educativo e formativo dei giovani, all’indebolimento delle tradizionali centrali educative e allo sfilacciamento delle famiglie. Educazione, formazione, famiglia e partecipazione alla vita sociale rappresentano questioni fondamentali che se non opportunamente e tempestivamente affrontate generano un altro dato drammatico dato per Messina, ovvero il numero dei NEET che in città interessa quasi il 45% dei giovani e ogni giovane NEET non opportunamente trattato è un giovane che finirà tra le fila dei disoccupati.

Tutte le nostra progettazioni ultimamente sono orientate ai giovani e all’affronto del fenomeno NEET, in quanto abbiamo maturato la consapevolezza che il problema occupazionale sia un problema strutturale che interessa anzitutto i giovani, i quali oggi hanno bisogno di incontrare adulti che li aiutino e sostengano, passo dopo passo, a costruire un progetto di vita che si poggi sulla fiducia e la speranza nel futuro.

L’esperienza maturata negli ultimi anni e i dati da noi elaborati ci dicono che cambiare rotta è possibile. Non è semplice, ma è possibile: è a partire da questa certezza che noi, attraverso la nostra associazione e le collaborazioni che nel tempo abbiamo costruito, intendiamo dare il nostro contributo per rilanciare Messina.

Rimaniamo operativamente in attesa.

“Rilancia Messina” e Terzo settore

Nota stampa

Nei giorni scorsi il neo Sindaco di Messina, dott. Federico Basile, ha presentato alla città i contenuti della Conferenza programmatica “Rilancia Messina”, uno strumento pensato per “discutere di una città che, con grandi sforzi, negli ultimi anni si è saputa tirare fuori da una situazione di grande difficoltà finanziaria, aggravata dall’emergenza pandemica, e che oggi ritiene di avere le carte in regola per ridisegnare il suo futuro. Se abbiamo ben compreso dunque con la Conferenza programmatica “Rilancia Messina” si vuole puntare l’attenzione sulla città, guardando non più al passato, bensì misurandosi con le sfide poste dalla realtà così da programmare e ridefinire “la Messina del prossimo futuro”.

Condividiamo le intenzioni del Sindaco e apprezziamo il metodo di lavoro da lui scelto per il “Rilancia Messina”, ovvero non calare dall’alto soluzioni pensate da pochi dentro il “palazzo”, ma aprirsi alla città e alle componenti economiche, culturali e civili chiedendo loro un contributo proattivo allo sviluppo di Messina.

Siamo tuttavia convinti che un processo ambizioso quale vuole essere la Conferenza programmatica “Rilancia Messina” non possa prescindere dal coinvolgimento attivo del Terzo settore che ha avuto ed ha un ruolo fondamentale e strategico riguardo il welfare e lo sviluppo della città. Il Terzo settore non può più essere considerato soggetto delegato alle sole emergenze, al contrario esso può dare un significativo contributo in termini di proposte, idee e innovazioni per la Messina del futuro.

Noi con il nostro ente intendiamo accettare la sfida lanciata dal Sindaco in modo costruttivo e proficuo per l’intera collettività, per tale motivo auspichiamo che la Conferenza programmatica “Rilancia Messina”, nelle prossime fasi, si ponga l’obiettivo di coinvolgere il Terzo settore dal quale, siamo certi, verranno fuori interessanti proposte per la Messina del futuro.

La segreta arte di OneOff CONCEPTlab

La sartoria di OneOff CONCEPTlab è diventata accogliete, nel vero e proprio senso della parola.

A-ccogliere: cogliere, prendere a sé e con sé.

La grande porta per entrare è la principale fonte di luce che bacia ogni piccolo angolo del laboratorio, ogni ago, ogni spagnoletta, ogni singolo pezzo di stoffa, ma anche ogni persona, ogni storia, ogni speranza e sogno, ogni problema che, appena varcata la soglia d’ingresso, tra una battuta e l’altra, si ammorbidisce un poco. Ci si ride sopra, così fa meno paura ed è meno pesante.  

Da un po’ di tempo accogliamo anche quelli che, comunemente, siamo tutti abituati a chiamare “vestiti vecchi”. Che poi magari così vecchi non lo sono affatto, ma che chiamiamo così per giustificare il fatto che, per un motivo o per un altro, non li indossiamo più. Troppo stretti, troppo larghi, troppo lunghi, troppo fuori moda. Scarti depositati in armadi strapieni e stracolmi in cui possono tranquillamente far muffa.

La gonna che abbiamo indossato durante il nostro primo appuntamento con il nostro primo amore, il giubbotto che ci ha riparati dal freddo mentre aspettavamo con impazienza e ansia il treno che ci avrebbe portato in un’altra città, la camicetta prestataci (e mai restituita) da quell’amica con cui abbiamo perso i contatti da tempo ma che ricordiamo con affetto e, poi, semplicemente, quella felpa colorata e particolare che abbiamo comprato perché ci piaceva tanto ma che adesso, forse perché ci sentiamo “troppo grandi” per indossare certe cose o forse perché avevamo qualche taglia in meno, non usiamo più.

Da una parte capi non più adatti a noi, ai nostri nuovi gusti, alla nostra età, al nostro corpo che cambia; d’altra, però, indumenti che hanno avuto una vita, sono stati silenziosi spettatori di momenti importanti, diventandone unici custodi, finendo per raccontare, con la loro storia, un pezzo della nostra.

E allora, che fare? Buttarli, facendo spazio nell’armadio a quello che per noi può essere nuovo e più utile, oppure conservarli come sono continuando a nasconderli e stropicciarli?

Buffo pensare che, a volte, anche gli oggetti debbano reinventarsi, come le persone.

Ed è questa la parte difficile: riscoprire la bellezza segretamente custodita in quello che crediamo non vada più bene, lavorando perché siano di nuovo a “nostra misura” o restituendogli la possibilità e l’occasione di avere un aspetto e un uso diverso. Dargli, insomma, una seconda occasione e, forse, anche una nuova identità.

Ed è proprio questo, tra una giacca riparata e un vecchio jeans trasformato in una bellissima e originalissima borsa, che fanno le sarte di OneOff CONCEPTlab. Proprio loro che per prime stanno sperimentando la bellezza del riscoprirsi, di darsi una seconda possibilità, di provare qualcosa di nuovo che gli consenta di godere, diventandone quindi principali fruitici, delle loro capacità, delle loro competenze, di ciò che a loro piace fare, dei loro talenti, rinnovandosi pur rimanendo sempre le stesse.

Proprio questa è la complicata ma appagante e segreta arte di cui si sta appropriando OneOff CONCEPTlab.

E, vi assicuro, fa più luce questo che quell’unica porta d’ingresso.

OneOff Conceptlab è arrivato!!!

Hic et Nunc APS ha festeggiato un 8 marzo diverso ma ricco di significati e di soddisfazioni: nelle sale restaurate del Parco Sociale di Forte Petrazza, dopo mesi di lavori dietro le quinte, abbiamo presentato finalmente al pubblico e riavviato il nostro laboratorio di sartoria sociale ed ecosolidale.

Scriviamo riavviato non a caso. Infatti, proprio l’8 marzo del 2019, grazie all’incontro con le ospiti dello SPRAR “Madre Veronica” di Giampilieri avvenuto nel 2018 e la successiva azione di mediazione sociale realizzata a sostegno delle famiglie coinvolte nel progetto di riqualificazione urbana CapaCity, aveva visto la luce una prima esperienza sartoriale coinvolgente ed entusiasmante, concretamente capace di soddisfare il bisogno, fino a quel momento non ascoltato, di promozione e realizzazione dei talenti e delle capacità di tante donne che vivevano serie e delicate condizioni di svantaggio occupazionale.

A loro, ieri come oggi, serve uno spazio espressivo e creativo, in cui potersi misurare con sé stesse, riscoprire le proprie risorse e i propri talenti. Uno spazio che è stato insignito nel 2019 del I° Premio “Rossana Liotta”, conferito dall’AIF (Associazione Italiana Formatori), come miglior progetto di inclusione sociale e formazione di persone a rischio povertà. Uno spazio che oggi si chiama OneOff Conceptlab.

L’8 marzo è stato, quindi, una rinascita, favorita anche da una consapevolezza più profonda dei nostri obiettivi e della nostra vocazione, ma anche un primo passo che vuole muoversi nella direzione di fare ancora di più e meglio in futuro, per continuare a far crescere questa realtà e raggiungere gli obiettivi prefissati.

Per far si che le nostre sarte, adesso collaboratrici e tirocinanti, possano continuare a lavorare ed esprimersi al suo interno, realizzando quell’empowerment tutto al femminile di cui, con la sartoria sociale, ci facciamo promotori. Il OneOff Conceptlab è un primo passo nel percorso che vogliamo ci porti a tirar su una impresa sociale che favorisca in modo sempre più incisivo l’inclusione di persone fragili. Ed è per questo motivo che l’intero ricavato della vendita delle creazioni verrà reinvestito per finanziare le prossime attività, come l’acquisto di nuove attrezzature e continuare a garantire gli inserimenti lavorativi.

Vogliamo ringraziarvi tutti, uno per uno, per essere stati con noi (sfidando anche il cattivo tempo) e per aver ascoltato con entusiasmo e sincero interesse la nostra storia, il calore che ci avete dimostrato è stato immenso.

Per chi non ha potuto partecipare alla presentazione di OneOff Conceptlab suggeriamo la visione del servizio realizzato da Eduardo Abramo per Tg Messina:

La sartoria dell’associazione “Hic et Nunc”, il laboratorio che fa ripartire vite e idee

Restate aggiornati perché quello dell’8 marzo è solo un inizio che, siamo certi, ci porterà altre belle soddisfazioni.

Nasce OneOff Concept lab: la presentazione martedì 8 marzo, ore 16.00 presso Forte Petrazza

Non è un caso che l’Associazione Hic et Nunc APS di Messina abbia deciso di presentare al pubblico il suo laboratorio di sartoria sociale (tutto al femminile, tra l’altro) OneOff Conceptlab proprio nel giorno che celebra la donna.

Il laboratorio, avviato a marzo 2019 e già vincitore del premio “Rossana Liotta” conferito dall’AIF (Associazione Italiana Formatori), l’8 marzo festeggia infatti il suo terzo compleanno e rilancia per il futuro.

OneOff Conceptlab nasce come risposta ad un bisogno sociale particolarmente evidente qui a Messina: la necessità di azioni concrete di inserimento e reinserimento lavorativo dedicate alle donne.

Donne inoccupate ma tenaci, resilienti e soprattutto talentuose, che hanno trovato nel nostro laboratorio di sartoria uno spazio in cui esprimere il loro potenziale supportate dalla competenza di Rosaria, una giovane sarta che è un vulcano di idee.

Creare opportunità concrete per valorizzare e rafforzare le competenze che questo straordinario gruppo di sarte in erba ha dimostrato di possedere e, insieme, favorire l’empowerment femminile attraverso lo strumento dell’artigianato di qualità e della sostenibilità ambientale: ecco cosa fa OneOff Conceptlab

Ogni capo è pensato e realizzato a mano, ciascuno di essi è un pezzo unico. I materiali sono riciclati, donati da aziende del settore che hanno così scelto di sostenere il nostro progetto e con esso una moda etica, sostenibile e inclusiva.

E finalmente, dopo un lungo periodo di preparazione, le nostre creazioni così come i volti soddisfatti e fieri delle nostre artigiane sono pronti per essere presentate al pubblico.

L’appuntamento è alle 16.00 di martedì 8 marzo presso Forte Petrazza (località Camaro Superiore), tra le altre cose anche sede della nostra Associazione e delle sue attività.

Vi aspettiamo!

Incontri ravvicinati del TERZO TIPO!

“Oh mamma mia ma, oh mamma mia ah!” 😎

I ragazzi della IV C LSU 🎒 del LICEO Emilio AINIS Messina ieri hanno visto e si sono cimentati per la prima volta con filo e uncinetto 🧶… è stata un’impresa faticosa, non lo nascondiamo, ma con impegno e anche con una certa dose di piccoli incidenti di percorso (qualche uncinetto ha rischiato la propria incolumità venendo quasi piegato dalla forza 💪… di volontà dei nostri ragazzi), sono riusciti a scoprire i primi piccoli rudimentali segreti della maglia!

EUREKA!!!

Ovviamente non è finita qui… prima di Natale🎄ci aspettano ancora tantissime soprese ed incontri ravvicinati del TERZO TIPO con maglia, uncinetto, biscotti, thè e bignè 🧁 in compagnia delle arzille amiche del laboratorio di sartoria Ric-Amiamo 🧵 previsto per giorno 20 📆…